C’è un libro dell’autrice Abigail Tucker intitolato “The lion in the living room” che, dopo uno studio attento sul comportamento dei piccoli felini, asserisce con certezza che, nel caso del gatto, il ruolo padrone-animale si capovolge, facendo diventare queste adorabili palle di pelo, delle piccole pantere che dal loro primo ingresso in casa, ne diventano proprietarie assolute.
Anche se è vero che ogni micio ha il suo carattere e la sua personalità, in linea generale ci sono degli elementi distintivi caratteriali, tipici e peculiari di ogni singola razza.
Quest’ultima infatti, influisce in modo più o meno decisivo sull’indole dell’animale, anche se è vero che la bellezza del gatto è insita proprio nella sua simpatica imprevedibilità.
Lo possiamo ad esempio constatare nell’ambito casalingo, in cui i rapporti sociali tra gatti che hanno sempre vissuto insieme, mutano di giorno in giorno, passando dall’amore assoluto fatto di coccole e tenerezze, a vere e proprie zuffe, piccole guerre che a noi umani sembrano comiche e immotivate.
Questa loro altalenanza caratteriale può destabilizzare, ed è per questo che alcune persone ne hanno timore, d’altro canto invece per chi ama queste bestiole, è un ulteriore motivo di apprezzamento.
I gatti sono tutti graziosi e quando sono cuccioli quasi irresistibili, le specie sono moltissime, ma qui vi presentiamo cinque tra le razze più belle di questi felini.
Il Persiano è forse il re dei mici: sontuoso, appariscente con il suo pelo soffice e lungo, raggiunge un peso da adulto fino a 7 kg se maschio o 6 kg se femmina.
Un dettaglio che caratterizza molto questa specie è il muso schiacciato, con il nasino piccolissimo che si fa largo tra il pelo folto e la testa è rotonda, così come le orecchie.
I colori del manto sono praticamente tutti possibili, ma tra i più particolari troviamo il Blue Point, nato da un incrocio tra il persiano ed il siamese, con il corpo di colore grigio chiaro e le zampe che tendono all’azzurro.
Il gatto persiano è solitamente molto tranquillo, grande amante della casa e molto affettuoso. Richiede un’attenzione particolare alla cura del suo mantello, con energiche spazzolate che eliminano nodi e peli in eccesso.
Rimanendo tra i gatti a pelo lungo, Il Norvegese delle Foreste è un bellissimo gattone con caratteristiche tipiche dovute alla sua discendenza nordica. Il pelo è semi lungo con due strati: la parte visibile è appunto di pelo lungo idrorepellente, mentre il sottopelo è di tipo lanoso e questa peculiarità lo rende resistente ai gelidi inverni della sua terra d’origine. Anche in estate, quando il pelo si alleggerisce per adeguarsi alle temperature calde, la coda rimane sempre bella folta.
A dispetto dell’imponenza della sua stazza, il Norvegese ha un’indole tranquilla, per certi versi è anche un timidone, pur molto socievole e con i bambini è molto paziente e giocherellone, un vero compagno di giochi.
Adottando invece un gatto del Bengala, si avrà l’impressione di avere in casa un piccolo giaguaro: è una razza particolarissima, nata dall’incrocio di un gatto domestico nero con un gatto leopardo selvatico,una razza che vive in Asia e questa fusione ha dato vita ad un esemplare davvero affascinante.
Il mantello è appunto maculato, proprio come quello di un felino della giungla e la sua indole mantiene quel retaggio primitivo che lo rende una piccola tigre domestica.
E’ un gatto dalla struttura fisica imponente, più grande rispetto ai suoi simili, con zampe lunghe e forti e bellissimi occhi blu o verdi.
Dal punto di vista caratteriale, sono animali molto vivaci, curiosi e giocherelloni, tanto che, per sfogare quel retaggio selvaggio ereditario, hanno bisogno di spazi all’aperto per correre, fare agguati e cacciare le prede occasionali che vanno dalla mosca, alla lucertola. Non è un gatto asociale, ma è meglio abituarlo fin da cucciolo alla convivenza con altri gatti, meglio se dall’indole quieta, poiché tende a difendere fortemente il proprio territorio: non dimentichiamo che nelle sue vene scorre pur sempre sangue selvatico.
Il Certosino è un gattone dolcissimo e affettuoso, con il pelo corto, grigio lucido con riflessi che tendono al blu.
Questo micio è originario della Turchia dove, a causa del suo mantello morbidissimo, per sua sfortuna veniva usato come animale da pelliccia.
Oltre al suo pelo, la caratteristiche che lo identifica maggiormente sono le guance paffute, accentuate soprattutto negli esemplari maschi, mentre gli occhi sono gialli, con sfumature più o meno profonde. E’ un gatto molto intelligente e affettuoso, dal miagolio particolarmente dolce, che crea un legame molto forte con il suo padrone.
L’Abissino è invece un gatto dalle caratteristiche completamente diverse da quelli trattate finora. Il pelo è cortissimo e sulla testa predominano le grandi orecchie, sempre sul chi va là, pronte a captare qualsiasi suono ed il corpo è agile e aggraziato, di taglia leggera ma muscolosa.
La sua origine, malgrado il nome, non è dell’antica Etiopia ma del Sud Est asiatico ed è una razza felina con un retaggio selvatico, tanto da essere anche chiamato mini-puma, ma con un carattere dolce e vivace.
E’ considerato uno dei gatti più intelligenti e per questo ha bisogno di soddisfare la propria curiosità in uno spazio all’aperto come un terrazzo o un giardino.