Le origini del raggaeton
Altre interpretazioni dei musicologi vedono Porto Rico come patria natia del raggaeton, città in cui si eseguirono le prime canzoni di “rap” castigliano che poi si fuse al “raggae” giamaicano. Anche qui nel 1985 si iniziava a cantare in spagnolo grazie a Vico C, diventato ben presto un vero e proprio fenomeno del genere. La sera i ragazzi di Porto Rico si incontravano nelle discoteche hip-pop e raggae, salivano in pista e si esibivano in canzoni free-style sugli accordi musicali del raggae e con un giro strumentale del rap. Ecco dunque, a Porto Rico, la fusione del rap con il raggae. Tra l’altro i maggiori esponenti del raggaeton hanno origine portoricana, primi tra tutti l’artista Daddy Yankee, considerato come fondatore del genere, ma anche Gringo, Guanabanas, Baby Rasta ed altri. Il raggaeton, quindi, seppure nato in modi e con sfumature apparentemente parecchio diversi, oggi è quello che conosciamo soprattutto grazie alla fusione di questi due Paesi.
Influenze musicali
Tuttavia il raggaeton si differenzia da tutti questi stili, in quanto caratterizzato da un suo specifico beat. Alla base del suono del raggaeton vi sono un ritmo sincopato ed uno stile recitativo. Il tempo del raggaeton è in 4/4 ed il suo peculiare ritmo viene spesso denominato anche come “Dem Bow”, riconducibile ad una canzone giamaicana che lo rese molto popolare agli inizi del secondo scorso.
Da un punto di vista compositivo, la musica del raggaeton è costituita dall’alternanza di un colpo di cassa e un colpo di rullante in questi tempi: semiminima puntata-croma-semiminima-semiminima. L’esecuzione melodica del raggaeton comprende l’uso di versi, cori e ponti. Inoltre, come la maggior parte delle canzoni hip-pop, anche il raggaeton utilizza i cosiddetti attacchi che vengono ripetuti nel corso dell’intera canzone. I contenuti delle canzoni erano principalmente quelli della vita quotidiana nei ghetti; si cantava di violenza, di povertà, di donne svestite e gang che si sfidavano per la strada. A volte il raggaeton diventava volgare, ma era parte di un gioco, in cui emergeva chi la “sparava più grossa”.
Il ballo
Il raggaeton è un ritmo che persuade, che riesce a far muovere anche chi sostiene di non essere un amante del genere. E’ un ballo carico ed energico, ma anche sensuale. Tendenzialmente, l’atteggiamento e le parole del raggaeton vengono dal rap americano: si parla di gangster e prostitute. La danza, invece, deriva dall’hip-pop mescolato al latino merengue. Oggi il raggaeton viene ballato in modi differenti, ma ci sono delle basi comuni in tutto il mondo. Innanzitutto, viene fatto in coppia. Da una parte vi è la donna, con fare un po’ snob che “concede” all’uomo di danzare insieme a lei. Dall’altra parte vi è l’uomo, che con fare strafottente accetta la sfida. Queste le premesse, poi si parte a ballare, inizialmente separati per poi intervallare momenti in cui ci si avvicina molto, ci si provoca. Le mani dell’uomo scendono sulla schiena della sua partner per accompagnarne i movimenti e per avvicinarla a sè, finché lei fugge, si distacca e lo invita nuovamente al “duello”. Il raggaeton porta con sè una carica esplosiva, insegna al corpo la musica e a lasciarsi andare alle sensazioni che un ritmo è in grado di scatenare.
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