Normativa antincendio e azienda. Ecco cosa sapere

Il problema degli incendi e degli incidenti all’interno delle aziende, ha portato allo sviluppo di nuove normative per la prevenzione e sicurezza.

otte

Negli ultimi anni le aziende hanno pensato bene di formare il proprio organico, nominando ed istruendo dipendenti e dirigenti proprio per fronteggiare questi pericoli, ed intervenire rapidamente nel caso di formazione di incendi.

Lo scopo non è tanto quello di estinguere incendi, ma prevenirli, facendo rispettare all’interno dell’azienda alcune regole fondamentali per la sicurezza.

A tal proposito il livello di formazione dei dipendenti, è equiparato al tipo di rischio di incendi che possono avvenire in quel determinato ambiente lavorativo, e viene classificato in Basso, Medio e Alto rischio.

Attività che prevedono la certificazione antincendio

Come detto le attività sono spesso a rischio incendi, ed ognuna deve attenersi alle norme e regole che garantiscono un livello di sicurezza adeguato contro gli incendi.

Ogni datore di lavoro per legge, deve individuare uno o più lavoratori che si occupino della protezione e prevenzione dal rischio incendi.

Le attività che devono dotarsi della relativa certificazione CPI sono sostanzialmente tutte quelle che operano nel settore commerciale. Il certificato CPI (Certificato Prevenzione Incendi), garantisce che la struttura in questione è dotata di tutti i sistemi necessari, e garantita contro il rischio di incendi, rispettandone la normativa per la prevenzione e la sicurezza.

Affinché ciò avvenga è necessario seguire le direttive descritte nell’Allegato 1 del DPR 151/2011.

Le attività regolate da tale normativa sono divise in tre categorie, A,B e C.

La Categoria A comprende tutte quelle attività considerate a basso rischio, come ad esempio:• Alberghi, agriturismi, campeggi, campeggi, b&b e tendenzialmente tutte quelle strutture ricettive che comprendono dai 25 ai 50 posti letto;
• gli uffici con un personale compreso tra 300 e 500 dipendenti;
• Le autorimesse che arrivano ad una superficie massima di 1000 mq;
• teatri e studi televisivi con un personale non superiore ai 25 lavoratori;

La Categoria B è invece quella considerata a rischio medio, e comprende:
• Alberghi, agriturismi, campeggi, b&b e tutte le strutture ricettive che possiedono dai 50 ai 100 posti letto;
• Locali di vendita all’ingrosso o al dettaglio con una superficie non più grande di 1500 mq;
• Uffici con un personale compreso tra 500 e 800 lavoratori;

Alla Categoria C invece appartengono le strutture con un rischio di incendi alto, ad essa fanno parte:
• I teatri o studi televisivi con più di 100 persone;
• Le strutture sanitarie e ricettive con più di 100 posti letto;
• Le aziende e gli uffici più di 800 persone.

Differenze burocratiche tra Categorie

Ognuna di queste attività, in base al livello di rischio, gode di iter burocratici differenti.

Nella maggioranza dei casi questi vengono affidati ai Vigili del Fuoco, soprattutto nei casi B e C, dove le aziende private e pubbliche sono obbligate a richiedere al Comando un esame dei progetti per le nuove costruzioni, e una revisione di quelli esistenti per la redazione di piani di evacuazione e adeguamento antincendio.

Avvenuto l’esame si potrà procedere con la presentazione delle dovute certificazioni per l’inizio delle attività.

I controlli da parte dei Vigili del Fuoco avvengono solitamente entro un arco temporale di 60 giorni.

Addetto Antincendio

A fronte di una più efficiente e migliore sicurezza all’interno di un’azienda, è bene predisporre del personale in grado di fronteggiare i pericoli dovuti ad incendi, prevenendo e controllando che ogni struttura sia adeguatamente fornita degli strumenti di pronto intervento. Così come prescritto dalla legge, ogni datore di lavoro deve individuare e selezionare il personale che si occuperà di questo aspetto dell’attività, contribuendo alla formazione in maniera adeguata.

A tal fine è possibile seguire corsi appositi per conseguire l’abilitazione, e quindi le conoscenze e abilità necessarie per mettere in atto le misure di prevenzione, lotta e gestione delle emergenze che potrebbero verificarsi all’interno della struttura.

Il compito dell’Addetto Antincendio è quindi quello di controllare e verificare che le attrezzature presenti nella struttura rispettino le norme antinfortunistica, ed essere pronto nei casi di emergenza a dare l’allarme in tempo utile, fare una prima valutazione della situazione ed agire di conseguenza.

Saltech+ si occupa di prestare servizi alle aziende, fornendo competenza e aiuto la dove necessario. Tra le altre cose si occupa anche della formazione del personale aziendale, istituendo corsi on-line e in aula per l’abilitazione a particolari mansioni, o istruendo e formando dipendenti e dirigenti sulle normative riguardanti la sicurezza sul posto di lavoro.

Tra gli altri corsi c’è quello per l’Addetto Antincendio, suddiviso secondo le diverse Categorie, che fornisce al lavoratore preposto alla prevenzione, tutti gli strumenti necessari per poter redigere piani, fornire gli strumenti (ad es. estintori), e capire eventualmente cosa ha innescato un incendio, in modo da poter agire più velocemente e in maniera localizzata.

Articoli consigliati