Lo spartiacque: l’anno 2020
Il 2020 è stato un anno estremamente difficile, che ha portato con sé lezioni complesse. Le imprese che saranno in grado di adattarsi in modo flessibile alla “nuova normalità” e perseguiranno un digital transformation saranno in grado di sfruttarne tutti i vantaggi competitivi.
All’inizio del 2020 il World Economic Forum stimava che il digital transformation avrebbe contribuito all’economia globale con una crescita di 100 trilioni di dollari entro il 2025.
Poi la storia ha preso tutt’altra piega: la pandemia ha dato inizio ad una crisi che ha colpito la sanità, l’economia, la politica e la società tutta. Questo ha comportato un evidente rallentamento della crescita stimata dal WEF. Molte proiezioni che stimavano una crescita sono state completamente ribaltate.
Già a metà del 2020 è apparsa in tutta la sua urgenza la necessità delle aziende di aumentare l’efficienza operativa e migliorare l’esperienza del cliente. Erano obiettivi da perseguire anche prima della pandemia, ovviamente, ma non erano considerati così impellenti e probabilmente si indulgeva in tempistiche più dilatate.
Nel 2021, l’ordine delle priorità sembra già molto cambiato: nel post pandemia i due primi traguardi da raggiungere sono migliorare l’efficienza del lavoro a distanza (smart working) e portare avanti la trasformazione digitale.
Come il digital transformation sta cambiando il mondo
La trasformazione digitale è un motore globale di crescita economica sostenibile, una leva fondamentale nella lotta al cambiamento climatico e un potente abilitatore di inclusione sociale.
È la creazione di nuovi servizi e modelli di business abilitati da tecnologie, in cui il consumatore o utente è il motore del successo.
Obiettivi a breve termine:
Migliorare la connettività
Una connettività performante rappresenta un elemento imprescindibile per la trasformazione digitale. Grazie ai fondi del PNRR sarà possibile accelerare l’introduzione di infrastrutture ad alta capacità e progettate per durare nel tempo, come il 5G.
Anche gli investimenti privati avranno tutto l’interesse a migliorare l’accessibilità e la copertura di rete a livello nazionale.
Si stima che per ogni 10% di aumento della penetrazione della banda larga mobile in un paese, il pil aumenti in media dell’1,5%. Il digital transformation permette di delocalizzare alcune attività, che possono essere gestite in remoto, e permette un risparmio energetico notevole. Si calcola inoltre che la tecnologia abbia il potenziale per contribuire a una riduzione del 15% della produzione globale di CO2 nel giro di 7/8 anni.
Costruire un mindset di fiducia nel digitale
Trasformazione digitale significa, soprattutto, cambiamento del mindset, ovvero acquisire una nuova impostazione mentale per approcciarsi a nuovi business e utilizzare, in modo consapevole, le nuove tecnologie.
La trasformazione non riguarda quindi solo processi, hardware o software, ma coinvolge in primis le persone che lavorano in azienda. Proprio per questo è fondamentale scegliere di investire sullo sviluppo di nuove figure professionali e di rivedere le competenze interne delle proprie risorse. Maia Management può fornire un valido supporto in questa fase delicata.
Rafforzare le competenze digitali
Senza competenze digitali, la connettività, le nuove tecnologie e la fiducia perdono valore. Gli sforzi, anche politici, dovranno essere tesi alla promozione di una società digitale preparata e inclusiva; una società in cui i divari di competenze digitali siano monitorati e colmati, e i cittadini attuali e futuri siano formati, aggiornati o riqualificati per il nuovo mondo del lavoro. Sarà necessario affrontare e risolvere le carenze di competenze digitali, a partire dagli studenti e insegnanti nelle scuole e nelle università.
Dato che, entro il 2030, si prevede che due terzi della forza lavoro mondiale dipenderà dalla connettività 5G, è fondamentale lavorare per colmare il divario delle competenze digitali e superare l’esclusione digitale.
La centralità della customer experience
Il cambiamento di prospettiva dovrà tenere conto anche di questo aspetto: non si partirà più dal prodotto e dal suo piazzamento nel mercato, ma dal rapporto che l’azienda riuscirà ad instaurare con il cliente nel web marketing. La customer experience, cioè l’esperienza che il cliente vive durante l’interazione con l’azienda, sarà la discriminante tra il successo o l’insuccesso di una vendita. Ogni passaggio deve quindi essere studiato e, se necessario, modificato con automazioni, per rendere il percorso agevole e piacevole.